lunedì 20 agosto 2012

Sogno reale

di Alessandro Magnifici


«Non ce la faccio più. Ti prego fermiamoci!»
Angela guardò il ragazzino che aveva davanti a sé con gli occhi pieni di lacrime e paura. Alex stava aprendo la bocca per tranquillizzarla, quando sentì nuovamente i rumori della bestia feroce in lontananza. Sentì il suo respiro affannato e la sua rabbia incontenibile farsi sempre più vicini. I quattro ragazzi si guardarono terrorizzati e di colpo cominciarono nuovamente a correre sulle scale di quel maledetto castello.
Erano sudati e stanchi. Riccardo correva più di tutti, dietro di lui c'era Italo, poi Alex che teneva per mano Angela.  Le rampe di scale sembravano non finire mai. Il fiato cominciò a mancare completamente e all'improvviso a tutti e quattro, contemporaneamente. Le gambe rallentarono la loro corsa in maniera inattesa.

Risveglio

di Massimo Capanna


Annullamento. Tepore. Protezione. Buio.
Ondeggiare senza più peso, fluttuare libera senza costrizioni, espansa attraverso il creato degli dei, perdere se stessa nell'infinito. Leggerezza. Volare via.
Un leggero tocco sul viso (ho un viso?) che si sussegue ad altri quasi ritmicamente, da lontano, come filtrato attraverso uno spesso panno. Sensazioni. Strane sensazioni sulla pelle nuda (ho una pelle?) e lentamente uscire da quella percezione di flebile coscienza di se per fluire senza soluzione di continuità verso una dimensione onirica.